I concetti dell'Economia
Circolare forniscono le basi per una nuova, attuale, visione di arte,
poiché trasformare un rifiuto in risorsa è un'azione sulla materia,
che ha i presupposti nel pensiero prima di tutto, quindi è atto
creativo.
Immaginare di dare nuova
vita a ciò che sembra non avere più alcun valore, purificare
materia “post consumo” attraverso la sua nobiliazione, attraverso
processi di trasformazione che rendono irriconoscibile ciò che era
prima, richiede studio e ricerca e implica una non comune capacità
di astrazione.
Superare l'oblio del
tempo, il deprezzamento, l'obsolescenza inferta dalle mode, per
trovare nuova identità, é come andare oltre passioni consumate, o
che ci hanno consumato, purificare e rinascere, é catarsi.
Ridare valore a ciò che
sembra non averne più, a pezzi d'arte che non sappiamo più vedere,
alienati da stereotipi incessantemente mutevoli, è la sfida di
questa nuova visione.
L'oggetto rifiutato deve
perdere completamente la sua connotazione, non si deve più
riconoscere come tale, deve tornare ad essere nuova materia, nuova
forma, nuova funzione.
Deve tornare ad essere
qualcosa di bello e di nuovo, come nel ciclo continuo della vita,
come natura insegna.
L'arte Circolare, ben
lungi da interpretazioni vernacolari o pittoresche, non è da
confondere con riciclo creativo, in cui prodotto è un insieme di
singoli elementi riconoscibili. L'Arte Circolare non deve sembrare un
insieme di rifiuti, ma deve essere una cosa nuova.
Questo è un presupposto
fondamentale dell'Arte Circolare.
La centralità dell'Arte Circolare non è l'uomo, è il pianeta Terra.
Non è un'arte per
l'arte. É un'arte per la terra. É
il messaggio di un'umanità innamorata del suo pianeta. É un
messaggio per l'umanità.
L'uomo è il motore di
questa circolarità e quindi è uno strumento attraverso il quale si
compiono cose.
L'Arte Circolare è
finalmente l'uomo che impara dalla natura e da Dio, è la vita che si
rinnova in quanto tale, in ogni individuo, ma senza individualismi,
così come fa la natura, dalla quale trae aspirazione.
Quando quello che era prima non è più riconoscibile, la magia è avvenuta.
Allora si possono vedere
cose nuove.